giovedì 24 aprile 2008 |
COMUNICATO STAMPA DEL CANDIDATO SINDACO INCALZA E DEL CENTRO-DESTRA |
Due episodi inqualificabili hanno turbato la vigilia del ballottaggio a Mesagne e che la sinistra mesagnese ha messo in campo per intimorire sia Incalza che l’elettorato del centro destra. PrimO hanno divulgato un volantino ed esposto un manifesto con una chiara ed evidente frase diffamatoria riguardo al candidato sindaco Incalza e poi, nei pressi del mercato settimanale, lo stesso Incalza è stato vittima di una aggressione verbale da parte di attivisti di sinistra con frasi ingiuriose e irripetibili. Nella serata di ieri, Enzo Incalza ha depositato apposito esposto-denuncia presso il Commissariato di P.S.. Sarà l’autorità giudiziaria che valuterà un comportamento diffamatorio e persecutorio peraltro contro una persona garbata ed inoffensiva come Incalza. Sempre nella giornata di ieri è pervenuto il parere -pro veritate- richiesto ad uno studio legale di Lecce che ha confermato il dettato legislativo a proposito della ripartizione dei seggi in consiglio comunale (D.Lgs. 267/2000 art. 73), suffragato dalla sentenza del Consiglio di Stato n. 4936/2005. Vogliamo rassicurare il candidato sindaco Carmelo Molfetta che nessuno ha voluto o intende divulgare “bugie tendenziose” a proposito dei numeri del prossimo consiglio comunale. Di questo e del volantino che ingiuria il nostro candidato sindaco risponderà nelle sedi opportune, al momento opportuno. Il centro destra non ha fatto altro che ricorrere alla interpretazione corretta del dettato legislativo (Dlgs 277/2000 art 73) che considera validi ad ogni effetto i voti di quelle liste che superando il 3% al primo turno, si apparentano con un candidato sindaco nella fase del ballottaggio. Tanto è vero che per cercare di spiegare tecnicamente e giuridicamente la cosa, il centro sinistra ricorre ad una sentenza e non al dettato legislativo,e richiama una sentenza, la 1509/2007 del Consiglio di Stato, che nulla ha a che vedere con il nostro caso di specie; inoltre con fare tendenzioso, questo si, lo stesso centro sinistra trascrive su detto volantino frasi e virgolettati che si riferiscono alla sentenza precedente del TAR, di poi riformata e travolta dalla decisione del Consiglio di Stato che viene citata, e che parlano di altre situazioni che non hanno attinenza con quella che si è venuta a creare a Mesagne. Ricapitolando a Mesagne è successo che il numero dei votanti della lista capeggiata da Damiano De Punzio (n.565), si somma, in seguito all’atto di apparantemento formalmente effettuato secondo i dettami legislativi, a quello conseguito dalle liste del centro destra (n.8267), pareggiando i conti con gli avversari e fissando i consiglieri a 10 a 10, secondo l’assegnazione con il metodo di Hondt. Se vince Molfetta ha diritto al premio di maggioranza perché le sue liste hanno superato il 50% al primo turno, se vince Incalza si aggiunge ai 10, diventando 11. Il tutto confermato anche dalla sentenza del Consiglio di Stato n. 4936/2005 attinente alla specifica questione. Quindi in ogni caso è scongiurato l’ipotesi commissariamento che la sinistra ha usato come un clava nei primi giorni dopo le lezioni, salvo poi cambiare rotta dopo l’apparentamento dei Socialisti Uniti con Incalza. COMUNICATO STAMPA DEL CANDIDATO SINDACO INCALZA E DEL CENTRO-DESTRA – MESAGNE |
posted by segreteria Dc @ 11:31 |
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