Domenico Magrì
Nell’attuale scenario politico mesagnese, davanti al fallimento di un certo tipo di bipolarismo che non ha saputo garantire quella tanto auspicata stabilità politica stante la difficoltà di unire diverse sensibilità ideologiche che di fatto hanno realizzato fredde fusioni politiche contribuendo ad una lunga fase di immobilismo amministrativo e portando il paese verso un’inevitabile scontro "muro contro muro", I rappresentanti politici, Alberto Destino per la della Democrazia Cristiana e il Dott. Cosimo Grassi per la civica “Mesagne al Centro”, attesa la necessità di costruire un progetto politico centrista che possa costituire una vera alternativa di governo con l’obiettivo di dare governabilità e sicurezza alla città di Mesagne, uniscono le loro forze con lo scopo di scrivere un comune programma per la città ed individuare un candidato alla carica di primo cittadino. A tal proposito la Democrazia Cristiana e “Mesagne al Centro” hanno chiesto a Domenico Magrì, già Assessore Alla Cultura e al Personale nella scorsa legislatura, la disponibilità a rappresentarli nelle prossime consultazioni comunali quale candidato alla carico di Sindaco riconoscendo in Magrì una figura di sicura competenza, indiscutibile risorsa presente e futura della nostra città, con un’autentica passione civile e con una visione per una politica operosa che si confronta quotidianamente con i bisogni della gente, ne apprezziamo le sue qualità umane, la determinazione con cui si è speso e si potrà spendere per la cosa pubblica, l’amore autentico per il nostro territorio. Magrì tuttavia ringraziando della fiducia accordatagli si è riservato di accettare.
È il momento di rompere gli indugi, di offrire ai cittadini mesagnesi una terza via chiara e omogenea, una proposta di rinnovamento politico e generazionale. Siamo tuttavia aperti, alla luce anche degli ultimi avvenimenti che hanno ridisegnato gli scenari politici a livello regionale, a trovare qualsiasi soluzione politica sia di natura programmatica che rispetto ad altre autorevoli candidature affinché questo progetto possa essere più largamente condiviso.
Si ritiene infatti che un area di centro porterebbe anche alla collaborazione di tanti moderati che non si riconoscono negli attuali opposti schieramenti o che hanno difficoltà a sentirsi dignitosamente rappresentati. Ci rivolgiamo dunque a tutte le forze popolari e moderate di questa città affinché possano convergere su questo progetto e con pari dignità impegnarsi per contribuire a realizzarlo. Preferiamo un paese dove ci si ritrovi al centro per progredire anziché contrapposti per perire. Preferiamo uno spazio politico dove è possibile confrontarsi intorno ad ideali e valori comuni e non dover continuamente mediare per giungere a compromessi che molto spesso svuotano di contenuto le varie proposte politiche. Si ritiene, altresì, che non sia più il tempo di perdersi in sterili polemiche, ma che occorra fare qualcosa concretamente per affrontare e risolvere i molti problemi di una città attanagliata da una profonda crisi economica e sociale. Vogliamo una città forte, di tutti, in movimento, una città protagonista!
A nostro avviso il Polo di centro si dovrà proporre, dunque, quale forza alternativa ai due schieramenti. L’obiettivo massimo riteniamo sarà divenire forza di governo per poter dare attuazione al proprio programma, ma nello stesso tempo auspichiamo, chiunque risulti vincitore, che Mesagne sia finalmente governata per un’intera legislatura per dare finalmente certezza all’azione amministrativa e dunque riteniamo fondamentale che in futuro si pongano le condizioni per una leale e fattiva collaborazione fra le forze politiche all’interno delle istituzioni cittadine. Per quanto attiene alla campagna elettorale auspichiamo un leale e sereno confronto democratico fra le forze in campo. Vi è bisogno di svelenire il clima politico, di confrontarsi sugli obiettivi che i competitors politici vogliono raggiungere con le loro proposte programmatiche, bisogna tutti insieme porre le condizioni per ritrovare un’armoniosa convivenza democratica.
Il portavoce DC
Antonio CalabreseEtichette: domenico magrì |
