Sito Ufficiale della Democrazia Cristiana Mesagne: Rinunciamo al rinvio, non a correre
 
 
giovedì 3 aprile 2008
Rinunciamo al rinvio, non a correre

“La Democrazia cristiana per senso di responsabilità e rispetto delle Istituzioni dello Stato potrebbe decidere di rinunciare alla legittima richiesta di rinvio del voto facendo una campagna elettorale, che in soli dieci giorni non può essere che di testimonianza”. Il segretario politico della Democrazia cristiana, Giuseppe Pizza, chiarisce la propria posizione, smentendo l’interpretazione che ne è stata data sulla basa di una sua conversazione con Radio 24. “Le notizie apparse sulle agenzie e rilanciate dagli organi di stampa sono destituite di ogni fondamento”, avverte il segretario della Dc. “Abbiamo combattuto - continua - una battaglia per il ripristino della legalità e dello stato di diritto, per riportare lo Scudocrociato sulle schede elettorali e certamente avendola vinta non rinunceremo ai nostri diritti”. Non è vero, dunque, che - secondo la lettura delle sue dichiarazioni a Radio 24 rimbalzata sulle agenzie - la Dc rinuncia a correre alle prossime elezioni. In precedenza Pizza aveva anticipato al VELINO che gli avvocati erano ormai sul punto di arrivare a una soluzione dell’intera vicenda, spiegando: “La questione sta per concludersi positivamente per noi e per il paese sulla base di un formale riconoscimento da parte delle Istituzioni del diritto del mio partito di partecipare al voto con il simbolo che già abbiamo presentato al ministero dell’Interno e che inopinatamente ci è stato respinto per cautelare l’Udc”.
Pizza aveva aggiunto: “Non chiederemo lo slittamento della data del voto. Lo facciamo per un atto di estrema responsabilità nei confronti di tutti i cittadini che hanno compreso perfettamente, così come i giudici amministrativi, che ci è stato sottratto illegittimamente il diritto-dovere di presentarci come tutte le altre formazioni politiche alla elezioni”. Il segretario della Dc aveva denunciato, comunque, “le gravi responsabilità del ministero dell’Interno che non ha voluto sentire ragioni e non ha voluto accettare quando c’erano tutti i modi ed i tempi per farlo i nostri responsabili suggerimenti. La nostra battaglia nelle aule giudiziarie è stata indispensabile per resistere a una aggressione contro il nostro diritto di far politica con lo Scudocrociato”. Intanto il Tar del Lazio ha fissato all’8 aprile l’udienza nel corso della quale dovrebbe entrare nel merito del ricorso elettorale proposto dalla Dc. È stato infatti protocollato formalmente il decreto di fissazione dell’udienza da parte del presidente della II Sezione bis Eduardo Pugliese.

(Vittorugo Mangiavillani) 3 apr 2008 15:19
posted by segreteria Dc @ 16:26  
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