Sito Ufficiale della Democrazia Cristiana Mesagne: Maurizio Piro corre per il Senato della Repubblica italiana
 
 
mercoledì 2 aprile 2008
Maurizio Piro corre per il Senato della Repubblica italiana

Novità politiche nella città di Mesagne dove l’ex assessore della giunta guidata dal sindaco Mario Sconosciuto, Maurizio Piro, è stato candidato al Senato della Repubblica da parte della Democrazia Cristiana. In questo modo Piro scopre le carte e si lancia in una avventura che definisce “esaltante”.

Piro, scelta coraggiosa quella di candidarsi al Senato della Repubblica italiana?

Quando si assume un impegno come quello preso da noi nei confronti della Dc, del segretario nazionale, degli amici che in questa avventura politica hanno manifestato entusiasmo e interesse, vengono meno tutte le riserve e le difficoltà che un simile impegno comporta. Il fatto poi di aver pensato e lasciato spazio a Mesagne per concorrere al Senato da parte dei dirigenti nazionali, regionali e provinciali è motivo di orgoglio non solo per me ma credo per tutta la comunità mesagnese.

Perché ha deciso di farlo con la Democrazia cristiana?

Con la Dc torna il vero centro democratico del Paese, quello che ha fatto del dialogo e del confronto positivo, il motore di sviluppo della società italiana nella seconda metà del novecento. Torna la Dc alla fine di una stagione politica durata quasi 15 anni in cui le condizioni degli italiani hanno fatto molti passi indietro. Forte della sua storia, della sua cultura, della sua vocazione democratica della sua ispirazione cristiana. La Dc può tornare ad essere un punto di riferimento degli italiani nelle vicende sociali e politiche del nostro Paese. A questi principi e valori il mio percorso politico è stato ispirato.

Cosa gli è rimasto della sua esperienza di ex amministratore?

Una esperienza esaltante che ha visto la città di Mesagne la vera protagonista di una stagione che deve presto ritornare a vivere. Con pregi, difetti e limiti. In questi anni credo di aver messo al primo posto del mio impegno amministrativo, la città. Quella città, Mesagne, cui sono profondamente legato. Una esperienza che, naturalmente, trasferirò in tutte le altre realtà della provincia di Brindisi.

L’ex assessorissimo al Turismo e Sport ha cambiato il volto culturale di una città come Mesagne. Come pensa di contribuire, con la sua esperienza, ad imprimere, in campo nazionale, una nuova cultura dell’accoglienza?

Io credo che l'Italia sia un Paese che necessita di attenzioni e premure. Attenzioni soprattutto verso le famiglie, grande malata di questa società spesso investita da gravi episodi di cronaca nera. Nessuno,nonostante i proclami, è riuscito a rivolgere alla famiglia l'attenzione che merita. Nucleo importantissimo di questa società ma voce inascoltata di un malessere che cresce sempre di più. Mi permetto di manifestare per questo il mio disappunto al governo Prodi. L'inefficienza dello Stato di fronte al problema rifiuti di Napoli è l'emblema di uno Stato che non ha a cuore l'Italia. Io credo che la cultura dell'accoglienza, della partecipazione, dell'impegno, passi attraverso una maggiore tranquillità degli italiani. Sia economica che sociale.

Ha dei rimpianti per il passato?

No, solo rammarico e dispiacere nei confronti di coloro che non vogliono capire che l'impegno politico deve essere al servizio della propria comunità e non del partito, altrimenti persone come l’ex sindaco, Mario Sconosciuto, devono essere considerate una risorsa per questa città, e non un peso.
posted by segreteria Dc @ 16:14  
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