venerdì 19 settembre 2008 |
Fiera del Levante |
Intervento del Sottosegretario Giuseppe Pizza Nel ringraziare per l’organizzazione di questa qualificata opportunità di incontro e confronto, vorrei parteciparvi, innanzituto, la mia piena convinzione che i temi oggetto dell’odierna tavola rotonda, costituiscono i fattori determinati della nostra attuale e futura capacità di competere sulla scena internazionale. Nel crescente ruolo della conoscenza, nell’ambito delle nuove dinamiche globali, vi è un’evidente evoluzione degli schemi concettuali di riferimento; oggi, infatti, la chiave di volta per garantire la crescita competitiva appare essere l’interazione costante e profonda tra istituzioni, imprese ed università. L’azione di questi tre soggetti viene visualizzata dagli studiosi come una sorta di “tripla elica” in cui continuamente si creano relazioni interattive tra le diverse componenti, che dovrebbero agire secondo azioni complementari e continue, seppur ognuna nel rispetto della propria missione fondamentale. E’ sulla base di tale consapevolezza che il MIUR, tende a consolidare ed interpretare il ruolo dello Stato; un ruolo che richiede un sistema di regole innovative atte a favorire la realizzazione di condizioni di contesto idonee al potenziamento competitivo. In questa prospettiva sono tre le azioni condotte dal Ministero: 1) la realizzazione di laboratori di carattere pubblico-privati; 2) la nascita e il potenziamento di distretti territoriali di alta tecnologia; 3) il sostegno a grandi programmi di ricerca funzionali alla crescita della capacità competitiva del Paese. 1) In coerenza con le indicazioni fornite dal Programma Nazionale della Ricerca (PNR), il Ministero intende promuovere nel Mezzogiorno, con crescente incisività, la realizzazione e il potenziamento, di forti concentrazioni (i cosiddetti laboratori) di competenze tecnico-scientifiche, di alto potenziale innovativo, caratterizzate da un’organica collaborazione tra imprese industriali e mondo della ricerca pubblica. I settori strategici di riferimento sono il biomedicale, il biotecnologico, i farmaci innovativi, l’agro-alimentare, la micromeccanica, i trasporti, le piattaforme ICT, il turismo, e l’istruzione. Con una dotazione finanziaria di 240 milioni di euro, il MIUR ha sostenuto specifici progetti che integrano attività di ricerca industriale, di sviluppo precompetitivo e di alta formazione di personale qualificato, e caratterizzati per la capacità di svilupparsi all’interno di laboratori, favorendo una strutturazione consolidata e durevole nel medio-lungo periodo. All’interno dei Laboratori sono finora stati complessivamente finanziati n. 26 progetti, per un impegno complessivo di risorse pubbliche di oltre 210 milioni di euro. In Puglia sono stati finanziati n. 7 Laboratori Pubblico-Privati, per un importo pari a 69,6 milioni di euro. 2) Sempre attraverso le norme del decreto 297/99, si è potuto dare avvio a forme di intervento, fortemente innovative, che vedono impegnati congiuntamente Ministero e amministrazioni locali. Attraverso azioni individuate nell’ambito di specifici accordi di programma, si sta dando luogo alla realizzazione e al sostegno di quei distretti high-tech che rappresentano un forte elemento nella politica di sviluppo del territorio. Tali accordi di programma rappresentano un modello di sviluppo che coinvolge, in un disegno strategico unitario, oltre alle imprese ed al mondo scientifico (Università ed Enti) anche operatori della finanza privata e amministrazioni locali. I distretti tecnologici sono aggregazioni territoriali di attività ad alto contenuto tecnologico che si configurano come veri e propri “hub” dell’innovazione. Allo stato attuale sono stati avviati n. 25 distretti tecnologici, per complessive risorse pubbliche pari ad oltre 300 milioni di euro. In Puglia sono stati attivati il Distretto Tecnologico DHITECH (specializzato in nanoscienze e business management), che ha avviato quattro progetti di ricerca ed innnovazione per un importo pubblico pari a 14,5 milioni di euro. Sono stati istituiti anche altri due distretti: uno relativo alle Biotecnologie Agroalimentari ed uno relativo alla Meccatronica. È inoltre in avvio un quarto distretto dedicato all’Energia. 3)Il Programma Nazionale della Ricerca 2005-2007 (PNR) indicava, tra i principali interventi, il lancio di 12 grandi programmi, strategici per il rafforzamento della capacità competitiva del nostro sistema industriale, nelle seguenti aree: Salute dell’uomo; Farmeceutica; Biomedicale; Manifattura; Motoristica; Avionica; Materiali avanzati; Telecomunicazioni; Agroalimentare; Logistica avanzata; ICT; Energia. Nell’individuare i suddetti programmi strategici, il Governo ha inteso riconoscere il ruolo della ricerca come fattore strategico per il rilancio della competitività del Paese, intervenendo in piena coerenza con le caratteristiche del modello della tripla elica. Il mondo delle imprese, delle università e degli enti pubblici di ricerca, ha aderito con grandissima convinzione all’invito del Ministero: a fronte di una disponibilità di 1.100 milioni di euro, sono pervenute oltre 740 idee progettuali. Attualmente sono stati finanziati n. 116 progetti, per un importo pubblico complessivo pari a 897,1 milioni di euro. Per la Puglia si registrano 7 progetti afferenti ai GPS, per un importo pari a 63 milioni di euro. Esprimo il personale convincimento che una azione di governo illuminata debba basarsi innanzitutto sulla consapevolezza del ruolo strategico della ricerca e sulla capacità di orientare la stessa verso gli obiettivi prioritari che consentono lo sviluppo economico e civile della società. E’ per questo che la ricerca, nell’ambito degli interventi finanziari di questo governo, non è stata affatto penalizzata, costituendo obiettivo prioritario di un disegno politico lungimirante verso un ruolo da protanonista di un’Italia che, già oggi, si distingue in multeplici campi della scienza e dell’industria. |
posted by segreteria Dc @ 20:11 |
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