Il Portavoce della DC mesagnese, Antonio Calabrese, informa tutti i militanti ed i cittadini che l’Ufficio Politico della Democrazia Cristiana, riunito sotto la presidenza del Segretario Politico Giuseppe Pizza, in data 25 marzo 2009 alle ore 17.00 presso la sede storica di Piazza del Gesù ha emesso un comunicato nel quale dava notizia circa l’esito della sentenza n° 1305/2009 della Corte di Appello di Roma che risolve definitivamente la questione del simbolo. La Democrazia Cristiana, dunque, potrà usare, senza inibizioni, il suo simbolo storico in tutte le prossime consultazioni elettorali. La notizia è stata oggetto di discussione in una riunione organizzativa del Direttivo cittadino della DC. appositamente convocata il 26 Marzo u.s. e presieduta dal Commissario Cittadino Alberto Destino, nella quale si è deciso di stilare il seguente documento: “La vittoria di questa battaglia storica, condotta con grande determinazione dal Sottosegr. di Stato all’Istruzione, Università e Ricerca On. Giuseppe. Pizza, al di la delle questioni strettamente giuridiche, rappresenta per noi militanti grande motivo d’orgoglio. Quel partito che ha fatto la storia della nostra Repubblica, che ha contribuito in modo fattivo alla rinascita economica e culturale della nostra Nazione e che attraverso uno dei suoi fondatori, Alcide De gasperi, si è speso, all’indomani della Seconda Guerra Mondiale, a ridare dignità internazionale all’Italia, collocandola fra gli stati fondatori della Comunità Europea, quel partito non ha, dunque, mai spento il suo faro. L’obbiettivo che ci prefiggiamo è ritornare ad essere un grande Partito di Popolo, il quale dovrà spendere le sue energie per mettersi al servizio dei cittadini ascoltando i bisogni della collettività per sforzarsi di tradurli poi in proposte concrete nelle varie istituzioni in cui la DC sarà chiamata ad operare. Per fare ciò abbiamo bisogno del contributo di tutti, abbiamo bisogno di donne, uomini, giovani che hanno a cuore i nostri valori e che condividono i nostri intendimenti. Non pretendiamo di essere i depositari di quella identità culturale ed ideologica che attraverso figure storiche come quelle di A. De Gasperi e A. Moro hanno lasciato un segno indelebile nella storia italiana, rispettiamo tutte le formazioni e i movimenti che si rifanno a quei valori; di certo noi quella identità la difenderemo, in questo modo non difenderemo solo la storia di un simbolo, ma anche la storia di un partito che ha servito e continua a servire una grande nazione, l’Italia”. |