cari amici, Consentitemi di esprimere un sentito ed affettuoso ringraziamento a tutti i 1038 cittadini, uomini e donne, che il 6 e 7 giugno hanno deciso di riporre la loro fiducia nella mia persona. Lo straordinario risultato personale e del partito che mi ha sostenuto mi da nuovi stimoli per continuare a lavorare con più forza all’interno della coalizione che sostiene il Sindaco Incalza per il bene della nostra amata città. Desidererei anche ringraziare tutto il gruppo di amici che ha lavorato con me, in questa difficile campagna elettorale permettendomi di realizzare questo importante risultato. Volendomi addentrare in una analisi del voto ritengo che nel complesso, Il centro-destra mesagnese ha conseguito un buon risultato, attestandosi intorno al 41% e conseguendo un significativo pareggio con la coalizione avversaria di centro-sinistra. Non credo, infatti sia condivisibile la tesi di chi mette assieme il risultato ottenuto dalla coalizione della “sinistra radicale” con quello della coalizione che sostiene Ferrarese, due progetti politici alternativi fra di loro non possono ritenersi una somma semmai una differenza. Non è convincente, a mio avviso, nemmeno l’analisi fatta dal capogruppo del partito democratico, Carmelo Molfetta, sia in merito al risultato elettorale, sia sulle valutazioni espresse in merito al lavoro della giunta in questa prima fase di legislatura; per quanto attiene al risultato elettorale, il partito democratico, a mio avviso, registra una perdita di consensi sia rispetto alle comunali del 2008, dove insieme alla civica “Mesagne Democratica” si attestò intorno a 5000 voti, sia alle provinciali del 2004, dove, in quella occasione, DS e Margherita raggiunsero il doppio dei voti conseguiti in questa tornata elettorale; per quanto riguarda il numero dei consiglieri ne sono stati confermati solo due su quattro in quota PD, con il vice presidente della provincia, Franco, che ha perso il 30 per cento dei consensi. Invito Molfetta ad essere più realista e meno trionfalista. Il centro-destra mesagnese invece, ha dimostrato di cristallizzare le sue posizioni, nonostante un buon numero di elettori moderati in uscita che “almeno” in questo primo turno hanno fatto altre scelte. Per quanto riguarda invece il giudizio sul lavoro della giunta Incalza, ritengo che Molfetta racconti una Mesagne che non c’è, non dissimile ad una trama di un film di sapore felliniano molto surreale e poco reale; parole vuote, che danno poco spazio alla costruzione semmai all’esasperazione; io ritengo invece, che se pur fra mille difficoltà tanto è stato il lavoro svolto in questo primo anno e sicuramente è tanto il lavoro che dovremo svolgere ancora per realizzare il nostro progetto. I cittadini di Mesagne hanno una grande possibilità, scegliendo Michele Saccomanno Presidente, quella di portare per cinque anni il centro-destra al governo della provincia di Brindisi. Questo consentirebbe al centro-destra mesagnese, dopo sedici lunghi anni di assenza, attraverso i subentri che scatterebbero, di riavere un proprio rappresentante alla provincia. Oltre a rivolgere un appello a tutti gli elettori, mi permetto di sensibilizzare, in particolar modo, tanti elettori moderati che non hanno condiviso questo strano laboratorio politico messo in campo dal candidato del centro sinistra che con gli apparentamenti dichiarati e informali realizzerebbe di fatto un pasticcio, un grosso imbroglio, li sollecito dunque ad andare ad esercitare con fierezza e fermezza il loro diritto, cioè quello del voto, esprimendo la propria preferenza per dare un’alternativa a questa provincia, per dare una speranza di rinascita economica politica e culturale a questo meraviglioso territorio brindisino. Domenico Magrì |