Sito Ufficiale della Democrazia Cristiana Mesagne: IO RICORDO... 9 MAGGIO 1978
 
 
sabato 9 maggio 2009
IO RICORDO... 9 MAGGIO 1978
In ricordo di Aldo Moro la Democrazia Cristiana depositerà una corona in via Caetani

Io ricordo quella mattinata caldissima del 9 maggio 1978. Ero nella sede del Comitato Provinciale della Democrazia Cristiana di Roma. Giorni prima era stato gambizzato sotto casa, il mio punto di riferimento Girolamo Mechelli, già presidente della Regione Lazio. Ognuno di noi respirava la consapevole paura di rappresentare un bersaglio della follia per il semplice fatto di essere iscritto e di avere responsabilità nella Democrazia Cristiana e nelle Istituzioni. Improvvisamente il cielo di Roma fu lacerato dall'inumana telefonata delle Brigate Rosse all'amico Franco Tritto: il corpo del Presidente Aldo Moro crivellato di colpi giaceva in una Renault in via Caetani tra le sedi nazionali del nostro Partito e quella del PCI. Una lama che apriva ferite profonde. Finiva nel modo più tragico il sogno di Aldo Moro di una democrazia compiuta fondata sull'alternanza e a volte convergenza tra i Partiti popolari che avevano alimentato la Resistenza, elaborata la Carta Costituzionale e fatta sorgere la nostra Repubblica.

Ogni rievocazione rischia di essere prigioniera di luoghi comuni. Vorrei riportare alla mia memoria di militante alcune cose essenziali del Presidente Moro: l'essere testimonianza visiva di cristiano, il valore della sua unica famiglia, la sobrietà dei gesti e delle parole, la riservatezza dell'intimo, il rifiuto della spettacolarità, la temperanza interna ed esterna al Partito, l'accettazione del concetto degasperiano che l'esercizio della politica è il modo più sublime per avvicinarsi a Dio e non per sentirsi onnipotente, la convinzione che il potere senza il dono della Grazia non ha significato alcuno, la certezza che il dialogo è la forma più virtuosa del confronto e della sintesi politica. Per questi ideali e certezze Aldo Moro è stato ucciso. Vi è al fondo di tutta la sua esistenza la scelta della libertà e di tutta la sua forza dirompente. Sono certo che sono anche sue le parole profetiche di un grande poeta come E.L:Masters:



"Concittadini! Io vidi, come uno che abbia una seconda vista,

che ciascuno degli uomini che a milioni

si danno alla Libertà

sopportando desolazione e illegalità,

e il governo dei deboli e dei ciechi,

muore nella speranza di costruire la terra,

come l'insetto del corallo, per il tempio

che alla fine sorgerà.

E io posso giurare che la Libertà alla fine

muoverà guerra per rendere tutte le anime

sagge e forti e adatte a governare

come i guardiani sublimi di Platone

in una repubblica mondiale"



Guido Moretti


posted by segreteria Dc @ 21:43  
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