giovedì 3 settembre 2009 |
Incalza fa sentire la sua voce, finalmente! |
Il Sindaco Vincenzo Incalza, nell'occhio del ciclone fin dal suo insediamento, prende carta e penna, e scrive: “Ormai non si guarda più alla bontà dei programmi ed alla loro realizzazione e ci si perde dietro alla disquisizione dei termini “manutenzione” invece che “ristrutturazione” degli edifici scolastici. Si contesta l’affidamento dell’incarico di rifacimento della villa comunale insistendo su compensi che nessuno si è mai sognato di elargire; si tende ad insinuare il tarlo del non legittimo, non lecito, inconcludente, senza entrare nel merito e nella realtà dei fatti”. “Io vedo, sento ed opero. Mi devo solo fare coraggio e continuare perché continuando so bene quello che faccio”. “Le voci che circolano in città sono molte e spesso sono senza alcun fondamento. Dicono che in comune non comando io, che sarei stupidamente telecomandato, che sono troppo buono e permissivo. Chiacchiere, parole. Io so quello che faccio e molti impiegati comunali se ne sono accorti. Fatevi un giro tra gli uffici e chiedete se il sindaco Incalza è uno stupido come si dice in giro o invece sa fare l’amministratore”. "Iniziai questa esperienza dicendo che volevo cambiare il modo di fare politica. A me piacerebbe avere al mio fianco persone che si impegnano come me e collaborano per andare avanti e raggiungere l’obiettivo che dovrebbe essere di tutti, maggioranza e opposizione: il bene della città. Non è giusto che solo per posizione politiche definire l’avversario un inetto. Sono sempre stato pronto a modificare eventuale errori e sarei uno stupido se non raccogliessi i contributi positivi da qualunque parte essi provengono”. “Non sono un accentratore e mi fido di tutti i miei collaboratori che, però, mi devono delle risposte; a volte mi trovo nelle condizioni di doverli sollecitare. I problemi della città non li conosco solo io ma anche gli avversari politici perché sono stati per tanti anni al governo della città; li conoscono anche i cittadini che spesso li vogliono ignorare per dare priorità ai loro problemi”. Il sindaco Incalza a questo punto dice basta ed invita i cittadini a verificare di persona quanto sta facendo per il bene della città. E, al posto delle sterili polemiche, ribadisce la preferenza per un confronto diretto, “peraltro richiesto ripetutamente in sede consiliare e realizzabile con modalità condivisibili che non siano solo ed esclusivamente di contrapposizione per principio o a mezzo stampa”. Conclude: “Mesagne ha bisogno di un rilancio economico, politico, sociale e, forse, non sarò io l’autore di tutto questo, ma, statene certi, ci proverò con tutte le mie forze. Non è la poltrona ad interessarmi, anzi vi dirò che quella del mio studio è alquanto scomoda, però mi è stato affidato un mandato ed intendo portarlo a termine. Chi spera nelle mie dimissioni subito, prima che possa dimostrare la verità delle mie parole, si metta l’anima in pace e se davvero ritiene questa amministrazione inefficace agisca di conseguenza”. |
posted by segreteria Dc @ 09:55 |
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