martedì 17 agosto 2010 |
Magrì fa il bilancio sui primi mesi del Governo Scoditti |
Domenico Magrì
A circa cento giorni dall’inizio del governo Scoditti la Democrazia Cristiana attraverso il suo capogruppo Domenico Magrì traccia un primo bilancio sull’azione di governo partendo proprio dalle parole pronunciate dal capogruppo di Sinistra Unita Pompeo Molfetta, nella seduta consiliare del 5 luglio u.s. “… noi siamo un’alleanza elettorale e abbiamo il grosso problema di diventare una coalizione politica e per diventare una coalizione politica abbiamo bisogno di tempo - non dobbiamo fare mistero di questo -, dobbiamo affinare i meccanismi della comunicazione che - come vedete – ancora sono un po’ incespicanti perché ci sono accelerazioni, frenate, non ci capiamo ancora bene.” Riteniamo che queste affermazioni diano la misura delle esatte difficoltà in cui versa questa amministrazione e che sostanziano il grosso imbroglio consumato a danno dei cittadini mesagnesi. Una coalizione è politica fin dall’accordo elettorale che viene contratto prima delle elezioni e che dovrebbe contenere un programma condiviso e non diventarlo dopo mesi o anni. Tutto ciò conferma tutte le nostre perplessità pre-elettorali sulla eterogeneità di questa coalizione; è indubbio che due progetti politici alternativi (PD e SEL) non possono rappresentare una somma semmai una differenza e tutto ciò non giova anzi frena l’azione di governo. Questo traspare in modo evidente durante i consigli comunali dove non manca occasione in cui Il capo gruppo del PD Damiano bacchetta il consigliere regionale Matarrelli e dove Molfetta cerca di parare i colpi accusando il PD di prevaricare gli alleati utilizzando metodi vecchi che dovrebbero essere superati. Di certo la situazione da quel 5 luglio non è migliorata; sono infatti divisi su tutto, ultima è l’imbarazzante polemica sulla squadra di calcio dove un giorno il PD sfiducia l’assessore allo Sport e quindi il suo Sindaco e dopo poche ore il Sindaco è costretto ad intervenire per correggere la posizione del suo partito. Stretti nella morsa dei due partiti maggiori vi sono gli altri attori non protagonisti di questa “coalizione elettorale” che, in questo clima, hanno evidenti difficoltà ad acquisire una propria visibilità, con conseguente paralisi amministrativa nei settori in cui hanno responsabilità. In questo quadro kafkiano a farne le spese sono tutti i settori produttivi dell’economia mesagnese, che hanno subito una grave battuta d’arresto, specie in un momento in cui occorrono invece iniziative forti. L’assessorato alle attività produttive è stato sollecitato non solo dalla DC ma anche dalle associazioni di categoria a rendere conto dei propositi dell’amministrazione nei settori di pertinenza, ma ad oggi la risposta è stata il silenzio assoluto. Le politiche ambientali si sono ridotte a emanazioni di ordinanze, alcune delle quali sono ridondanti in quanto bastava applicare semplicemente i regolamenti comunali e/o la legge. Nessuna iniziativa invece a favore del contenimento dell’aumento della TARSU e qualcosa si poteva fare iniziando da un migliore utilizzo dell’avanzo di amministrazione. La città soffre a cominciare dalle periferie, dove vi sono quartieri che si sentono abbandonati. Non vi è traccia di un concreto progetto di riqualificazione urbana. Nella villa Comunale vi sono stati interventi fumosi , mentre è necessario intervenire con un progetto organico che possa risolvere il problema del manto pedonale e di un parquet idoneo per i giochi dei bambini per ora intrappolati nella polvere. Per quanto riguarda il problema della sicurezza e legalità, come già sottolineato dal segretario Calabrese vi è bisogno di un’azione coordinata e univoca di tutte le forze politiche e sociali del paese, in quanto tutti possono contribuire a rendere Mesagne una a città vivibile, moderna e produttiva. In definitiva, emerge in maniera desolante per la città quanto da noi manifestato in consiglio comunale ossia la povertà programmatica di questo governo, nessun indirizzo concreto ed a nostro avviso solo interventi tampone (vedasi il “rappezzamento” di alcuni manti stradali) frutto di una politica di emergenza e non di prospettiva.. eppure i numeri questo governo li ha .. o li dovrebbe avere.
Il Capogruppo DC Domenico Magrì |
posted by segreteria Dc @ 15:38 |
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