la DC chiede al sindaco scoditti dopo quattro mesi dal varo della giunta qual è la sua agenda programmatica
Quali sono gli obiettivi di
questa amministrazione, qual è la sua agenda programmatica? La Democrazia
Cristiana insiste e ritorna su questa
importante questione considerato che dopo quattro mesi dalla formazione della
giunta vi è una preoccupante inerzia programmatica che, a nostro avviso, trasmette incertezze sia ai settori
produttivi di questa comunità che all’intera
cittadinanza.
Diversi infatti sono le tematiche
che attendono un intervento deciso e mirato. Pensiamo fra gli altri al problema
della TARSU che a breve andrà a gravare in maniera incisiva sul bilancio delle
famiglie mesagnesi. In merito riteniamo che l’amministrazione Scoditti abbia
liquidato con troppa superficialità la questione limitandosi ad affermare che
si è trattato di un problema ereditato e che su di esso non vi sono ad oggi
possibilità d’intervento per ridurne il notevole aumento. Questo denota la
totale incapacità di ricerca di soluzioni alternative, infatti noi crediamo che
sia doveroso lavorare su un progetto, un’idea che in questo settore, nel medio
periodo, possa dare la possibilità all’amministrazione di ristabilire tariffe
equilibrate e più sostenibili.
Discutibile ci è apparso anche
l’atteggiamento tenuto dall’attuale amministrazione dinanzi alla denuncia dei
dirigenti della locale squadra di calcio e del comitato civico “terra di
Mesagne” sulle condizioni dello stadio comunale “A. Guarini” in contrada
tagliata. È noto a tutti come durante la
“calda estate mesagnese”,
l’amministrazione abbia impiegato il suo tempo a polemizzare su
questioni che riguardavano la moralità di qualche dirigente del Mesagne 1929
senza minimamente preoccuparsi dello stato di abbandono ed incuria in cui
versava lo stadio; con la conseguenza
alquanto disarmante di sentire dichiarare dall’Assessore ai Lavori Pubblici
Vizzino, alla vigilia dell’inizio del campionato di calcio, che nulla si può
fare se non mettere qualche toppa in quanto non vi sono risorse da poter
destinare a questa struttura, ponendo in tal modo sempre più seri dubbi sulla
sua agibilità e sicurezza.
Abbiamo preso atto dell’incontro che l’amministrazione ha tenuto
con i vari rappresentanti di categoria -
da noi stessi più volte sollecitato - ma
ci duole evidenziare come le dichiarazioni rilasciate dall’amministrazione ci
siano apparse più che espressioni di una chiara azione di governo veri e propri
spot. Tralasciando di sottolineare ancora una volta la gaffe istituzionale di
questa amministrazione nell’illustrare le linee programmatiche relative ad un
importante settore delle attività produttive non in consiglio comunale ma in
una semplice riunione concertativa, sottraendosi di fatto al dibattito con le
altre forze politiche, corre l’obbligo
evidenziare come ci sembrano poco convincenti ed incerte le politiche che
l’attuale amministrazione intende adottare in
merito all’agricoltura.
Sulla crisi che interessa uno dei
settori primari della nostra economia si è tenuto di recente un vivace dibattito soprattutto sul rapporto che
riconduce il fenomeno dell’abbandono delle terre al tema del fotovoltaico. Riteniamo infatti che sia
erroneo parlare di fotovoltaico come la causa di una crisi dell’agricoltura che
perdura da anni. Compito della politica
locale, del mondo associazionistico e di tutti gli operatori del settore è
invece quello di domandarsi seriamente
quali siano i reali motivi della crisi e soprattutto quali gli strumenti e le
soluzioni “concrete” per far ripartire
questo importante settore economico.
Sul tema del fotovoltaico, in
particolare, si sono pronunciati diversi rappresentanti sia locali che
provinciali, con interventi in parte condivisibili se rivolti a sollecitare una
più seria regolamentazione del settore, ma spesso demagogici e disinformativi.
Sulla questione auspichiamo invece che l’amministrazione, e in particolare
l’assessore Zezza, in quanto delegato alle politiche energetiche, voglia
programmare a breve un dibattito pubblico sul tema, attraverso un’assemblea
pubblica o un consiglio comunale monotematico perché si possano dare
informazioni più corrette nel campo di un’importante settore strategico quale
quello delle energie rinnovabili.
Crediamo e ribadiamo ancora una
volta che la nostra comunità ha bisogno di interventi incisivi e adeguati perché
come abbiamo già denunciato più volte una politica di emergenza e non di
prospettiva, quale quella che, a nostro avviso, sta adottando l’amministrazione Scoditti, determina
un notevole spreco di risorse e pone un freno alla crescita complessiva del paese dando
palese dimostrazione di approssimazione e mancanza di programmazione nell’azione di
governo.