Sito Ufficiale della Democrazia Cristiana Mesagne: intervento in cons. com. di Domenico Magrì sul Fotovoltaico 29 settmbere 2010
 
 
venerdì 1 ottobre 2010
intervento in cons. com. di Domenico Magrì sul Fotovoltaico 29 settmbere 2010
L'ordine del giorno del consiglio comunale tenutosi nella giornata di ieri prevedeva la discussione e l'analisi della situazione e dello stato dell'arte degli impianti fotovoltaici sul territorio mesagnese. Ancora una volta – come già è accaduto per la delicata questione legata alla chiusura dell’Ospedale – il Sindaco e la sua Giunta, hanno continuato ad assumere un comportamento politicamente inaccettabile, chiedendo alle opposizioni di approvare sic et simpliciter una delibera consiliare che recepiva un atto di indirizzo di giunta, senza che fossero stati consumati quei necessari passaggi istituzionali e cioè attraverso una complessiva e seria discussione nella commissione competente. Non si tratta ovviamente di una mera questione formale ma sostanziale poiché, per un tema come questo, sentito da tutti e di cui da tempo si chiede una discussione pubblica che possa mettere chiarezza ed ordine, si pretende di assumere delle posizioni, che, anche se ampiamente condivisibili per la parte che riguarda la difesa del nostro territorio, a nostro avviso possono esporre l’amministrazione a possibili ricorsi altrimenti facilmente evitabili. in questa vicenda vi è una prima stortura legata al fatto che la commissione competente si è riunita dopo che la giunta aveva già deliberato sull’argomento il proprio atto di indirizzo e non viceversa come sarebbe stata istituzionalmente corretto; pertanto in quella sede si è dovuto discutere di qualcosa che a monte era stato già deciso. Non solo ma come si è denunciato in commissione e ieri in consiglio non è stato richiesto o non si è tenuto conto da parte della giunta del parere dell'ufficio legale del comune in merito alle leggi NAZIONALI emesse dopo la sentenza della corte costituzionale che abrogava alcuni commi della famosa legge regionale n.31 Infatti tali norme, parliamo della legge 129 del 18 agosto 2010, della legge 96 del giugno 2010 (c.d. legge comunitaria 2009) e delle linee guida del decreto leg. 387/03 che, mettono finalmente ordine e chiarezza ad un quadro normativo regionale pugliese in parte spregiudicato, che era sfuggito al controllo dello stesso legislatore. Durante l’intervento si è cercato di dare delle informazioni sulla questione energetica nazionale con uno sguardo rivolto alle fonti rinnovabili al risparmio energetico e agli obiettivi che l'Europa e l'Italia si sono poste per ridurre il fenomeno dell'inquinamento atmosferico (riduzione emissione CO2). Ma occorre superare l’atteggiamento pregiudizievole nei confronti di un tema come quello delle fonti rinnovabili e del fotovoltaico (così come è stato fatta dalla gran parte dei consiglieri) che può invece rappresentare un’opportunità, nonostante le storture fatte a monte dal governo centrale di CSx e dal governo regionale, che il nostro territorio può cogliere. Oggi si riparla di crisi del comparto agricolo perchè il fotovoltaico ha fatto riemergere questa questione facendo passare quel concetto perverso che la crisi agricola sia dovuta alla cessione da parte dei proprietari ed agricoltori di diverse centinai di ettari di terreno. Si tralascia però di ricordare che la comunità europea e i nostri "maldestri" esponenti politici presenti al parlamento europeo hanno da anni compromesso la valorizzazione dei nostri territori attraverso, ad esempio l'incentivazione degli imprenditori agricoli a rimuovere le piantagioni di vitigni a fronte di contributi economici. Sicuramente il fotovoltaico o le fonti rinnovabili in genere (come eolico, biomasse o geotermia) non risolveranno la questione agricola ma sicuramente possono essere molto utili a poter dare un impulso ad una possibile ripresa, come da noi indicato nella nostra proposta di governo durante la campagna elettorale, ossia una PAC comunale ben chiara e definita. Ecco perchè riteniamo riduttivo liquidare tutto con una riunione di commissione e senza voler aprire la discussione e la valutazione di aspetti importanti e di tutela del territorio. Ci si chiede dunque come possa l'atto di indirizzo della giunta non considerare il riferimento normativo della legge 96, non inserire alcun riferimento ad un possibile parere dell'ufficio legale del comune,non discutere di questioni più ampie in merito alla possibilità di restituire al territorio ed al comparto agricolo in generale, realmente ciò che sarà introitato a fronte del pagamento di una tassa a favore del comune di 16keuro x Mwp. Bene l'opera fatta di ricognizione e dello stato dell'arte da parte dell’Ufficio competente, ma esprimiamo forti perplessità sull'analisi delle norme nazionali e sull’atteggiamento superficiale di non voler arrivare al consiglio comunale con un regolamento comunale del fotovoltaico rivisto e corretto con le opportune e dovute modifiche, che servano anche per gestire la situazione per i prossimi tre anni di Conto Energia. Il Consiglio Comunale doveva ,per come concepito, dare informazioni, stimolare un corretto contraddittorio tra le parti, far emergere criticità e sottoporre alla condivisione anche della città un percorso tale da poter dissolvere pregiudizi errati e valutazioni poco razionali. Invece, ancora una volta vi è stata scarsa partecipazione e condivisione, con la volontà di sminuire il ruolo del consiglio comunale e dell'inclusione sociale, che erano stati da questa amministrazione largamente propagandati. Infine occorre ricordare come tali procedimenti non sono slegati dalle norme che prevedono la connessione alla rete nazionale e che l'AEEG ha legiferato in maniera restrittiva e retroattiva, legando rispetto al passato il procedimento autorizzativo dell'impianto con quello della connessione elettrica. Vanno infine ricordati i rilevanti vantaggi e le ricadute positive per la Provincia e Comuni, che possono derivare da una corretta gestione delle fonti rinnovabili in generale; infatti laddove vi sia un’attenta attività di controllo e di coordinamento, ne possono derivare importanti interventi di pubblica utilità, quali l’avere linee interrate e sempre meno linee aeree, o come quello del rifacimento dei manti stradali; oltre al fatto non secondario che l’aumento dell’energia prodotta dalle fonti rinnovabili può nel tempo determinare una significativa diminuzione dell’energia inquinante ed in particolare, per quanto riguarda il nostro territorio, di quella prodotta dalla centrale di Cerano. Nel caso specifico proprio la Provincia potrebbe indurre l’Enel a ridurre la produzione della centrale citata a fronte appunto dell’aumento dell’energia pulita ricavata dalle energie alternative. domenico Magrì - capo gruppo dc -
posted by segreteria Dc @ 08:20  
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