la DC rompe il silenzio sulla gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani da parte del comune di Mesagne
Il Portavoce della DC
Valentini e il Segretario Calabrese, presentano la relazione posta
all’attenzione dell’amministrazione comunale dal Capogruppo consiliare Magrì sullaGestione del servizio di raccolta e
smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani del comune di Mesagne:
È di questi giorni il clima di tensione e di estremo disappuntodei cittadini mesagnesi che si trovano a
dover fare i conti con il forte incremento della TARSU, tema questo che ha
visto impegnato la cronaca di questi ultimi tempi a causa anche dell’impatto
all’interno dei bilanci familiari mesagnesi. La Democrazia Cristiana attraverso
il suo portavoce Alfonso Valentini,
rende noto di aver depositato, alcuni giorni fa, tramite il suo capo gruppo consiliare
Domenico Magrì una relazione da
sottoporre all’attenzione dell’amministrazione comunale sugli attuali
costi della gestione degli RSU (rifiuti solidi urbani) e sui notevoli benefici
in termini di costi e di impatto ambientale derivanti dall’applicazione di una corretta
campagna di raccolta differenziata. La relazione, sintesi di un meticoloso lavoro di raccolta
dati, si è soffermata prima
sullalegislazione a tutti i livelli che
governa laraccolta differenziata, quindi
ha descritto in breve l’attuale gestione del servizio di raccolta e smaltimento
dei rifiuti solidi urbani (RSU) per poi soffermarsi principalmente sulla poca
attenzione che l’amministrazione sta ponendo all’argomento. È importante sottolineare, infatti, come i
calcoli che hanno determinato la rimodulazione della tariffa TARSU in aumento
del 30% sono stati eseguiti dalla gestione commissariale che come è notodeve gestire solo l’ordinaria
amministrazione, cercando di far quadrare i conti e senza preoccuparsi di fare
precisescelte politiche. Il politico
invece deve fare delle scelte, sforzarsi di trovare soluzioni ad un determinato
problema specie quando questo incide in modo sensibile e in negativo sul
cittadino. È il caso dell’impopolare aumento dell’imposta in parola. A nostro
avviso, continua Valentini, lapolitica non può limitarsi a dare banali
giustificazioni su questo aumento, scaricando le responsabilità sugli
altri,generando insicurezze nei
cittadini, e in alcuni casi alimentando uno scontro sociale che imputava la
colpa dell’aumento alla stabilizzazione dei lavoratori precari. Una semplificazione
del problema che testimonia l’impotenza di un’amministrazione senza idee e
senza progetti, capace solo di attribuirsi meriti non propri specie quando
sull’argomento afferma che grazie alla lotta all’evasionesi è riusciti a contenere un aumento ancora
più importante. Il recupero, infatti, come dimostrerà la relazione depositata,
è il risultato della lotta all’elusione e l’evasione degli anni precedenti.
Calabrese, segretario
dello scudo crociato,afferma inoltre
che uno dei motivi che spiega l’ atteggiamento critico del partito nei
confronti di un’amministrazione silente e soprattutto inerte è il fatto che la
ditta appaltatrice, sta a nostro avviso,
contravvenendo sistematicamente ad alcuni obblighi contrattuali che sono
fondamentali per rendere la Raccolta differenziata più efficace ed efficiente e
ci riferiamo in particolare all’art. 40 del capitolato d’appalto ossia
l’obbligo per la ditta di provvedere alla comunicazione,divulgazione e sensibilizzazione dei
cittadini alla raccolta differenziata attraverso l’esposizione di striscioni, affissioni di manifesti, distribuzione di
locandine, distribuzione di materiale informativo con supporto di pieghevoli
per tipo di raccolta differenziata per ciascuna utenza, consegna di materiale
illustrativo in occasione di fiere, pubblicizzare unnumero verde per l'utenza, eccetera.
Davanti a questa palese inadempienza da parte dell’appaltatore
l’amministrazione tace; non solo, ma nessuna autonoma iniziativa da parte della
stessa amministrazione è stata posta in essere per surrogare la Ditta, e
sensibilizzare l’intera cittadinanza alla cultura della raccolta differenziata.
Un’altra importante segnalazione che ciè pervenuta, riguarda ilproblema
del mescolamento dei rifiuti differenziati con quelli indifferenziati ad opera
della ditta appaltatrice; tale pratica, se accertata, contravviene ad una precisa norma descritta nel
capitolato(art.28 comma 2 par. d). Miscelare indiscriminatamente gli RSU,oltre a contravvenire ad un preciso obbligo
contrattualedisincentiva di fatto la
Raccolta Differenziata in quanto i cittadini vedono, attraverso questa pratica,
vanificare il loro impegno. Sollecitiamo dunque l’assessorato all’ambiente ad intensificare i controlli anche in questa
direzione.
Un ulteriore elemento che avrebbe potuto incidere sul livello
qualitativo del servizio di RD, non tenuto assolutamente in considerazione, è
che le penali applicabili all’Appaltatore per il mancato rispetto degli
obblighi contrattuali, risultano poco incisive e non svolgono la necessaria
funzione di deterrenza.
Un altro aspetto del capitolato che ci lascia perplessiè prevedere per il 2010 e 2011 un obbiettivo
di raccolta differenziata rispettivamente del 20 e del 25 per cento. Obbiettivi
che non sono assolutamente aderenti né alla legislazionenazionale né a quella regionale, ein questo caso l’ ulteriore beffa, è rilevare
che nel caso di superamento di entrambi gli obiettivi minimi indicati è
prevista un’indennità a favore dell'Appaltatore.
Altro
aspetto fondamentale segnalato nella relazione e che potrà senz’altro incidere
su una più equa ripartizione della TARSU ècontinuare a combattere con tutti gli strumenti possibili l’elusione e
l’evasione dell’imposta come è stato fatto negli ultimi 2 anniche ha determinato di fatto un aumento delle
superficie tassabili ( di circa il 2,7%) ed un maggior introito nelle casse
comunali.
Nella relazione, inoltre si è dimostrato, attraverso calcoli stimati che
già l’aumento della raccolta differenziata secondo quanto stabilito dal
capitolato d’appalto, e quindi ci riferiamo a un risultato del 20 per cento nel
2010, ridurrebbe i costi per il servizio
di raccolta e smaltimento rifiuti di almeno il 10, 12 punti percentuali rispetto a quelli preventivati, in quanto
l’aumento della raccolta differenziata da unlatoriduce i costi per il
conferimento in discarica dei rifiuti indifferenziati e dall’altro aumenta i
contributi che il consorzio che gestisce i rifiuti differenziati, CONAI, eroga
ai Comuni.Si è cercato di dimostrare,
nella citata relazione, cheIncidendo
dunque sull’aumento della raccolta differenziataci si può avvicinare a valori di costo del
servizio di raccolta e smaltimento dei RSU chepermetterebbero anche un azzeramento del ricarico venutosi a determinare
nell’anno 2010, e addirittura un guadagno nel caso più virtuoso del 50% che non
è un obiettivoimpossibile da
realizzare, vistoche comuni a noi
vicini come Erchie e Oria, in pochissimo tempo, hanno raggiunto valori che
hannosuperato la soglia del 50%
partendo fra l’altro da dati vicini allo zero fino al febbraio 2009(www.rifiutiebonifica.puglia.it).Valentini
conclude: Riteniamo che se si lavorasse con tutto l’impegno necessariovi potrebbero essere margini per incidere
anche sul bilancio in corso attraverso l’assestamento di fine anno che possa
prevedere minori costi per il servizio citato e che dunque ponga le basi, se
non per un rimborso parziale della Tarsu 2010 sicuramente per una rimodulazione
in forte diminuzione dell’imposta per il 2011.
Tuttavia temiamo invece che sul problema si voglia mantenere un basso
profilo, come se si voglia far metabolizzare ai cittadini l’impopolare aumento,
rendendo in questo modo il prossimo anno più semplice - quasi indolore -
imporre la stessa l’imposta. Non crediamo che sia questa invece la strada per
elevare la cultura del rispetto e della legalità di una comunità. Bisogna
investire invece sulla cultura del rispetto dell’ambiente e del risparmio; Durante
le dichiarazioni programmatiche del 12 giugno sull’argomento ci si aspettava, i
cittadini si aspettavano, che l’amministrazione proponesse qualche soluzione
nel breve e medio periodo sulla materia, ma non vi è stato nient’altro che
frasi diffamatorie nei confronti dell’amministrazione precedentee buone intenzioni puntualmente disattese.
Riteniamo quindi che sia arrivato finalmente il tempo perpassare dalle parole alle azioni concrete. È
ferma intenzione della Democrazia Cristiana, nelle prossime settimane, tener
informatala cittadinanza sul problema
attraverso ogni strumento utile a tale scopo.