Sito Ufficiale della Democrazia Cristiana Mesagne: la DC rompe il silenzio sulla gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani da parte del comune di Mesagne
 
 
martedì 5 ottobre 2010
la DC rompe il silenzio sulla gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani da parte del comune di Mesagne
Il Portavoce della DC Valentini e il Segretario Calabrese, presentano la relazione posta all’attenzione dell’amministrazione comunale dal Capogruppo consiliare Magrì sulla  Gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani del comune di Mesagne:



È di questi giorni il clima di tensione e di estremo disappunto  dei cittadini mesagnesi che si trovano a dover fare i conti con il forte incremento della TARSU, tema questo che ha visto impegnato la cronaca di questi ultimi tempi a causa anche dell’impatto all’interno dei bilanci familiari mesagnesi. La Democrazia Cristiana attraverso il suo portavoce Alfonso Valentini, rende noto di aver depositato, alcuni giorni fa, tramite il suo capo gruppo consiliare Domenico Magrì  una relazione da sottoporre all’attenzione  dell’amministrazione comunale sugli attuali costi della gestione degli RSU (rifiuti solidi urbani) e sui notevoli benefici in termini di costi e di impatto ambientale derivanti dall’applicazione di una corretta campagna di raccolta differenziata. La relazione,  sintesi di un meticoloso lavoro di raccolta dati,  si è soffermata   prima sulla  legislazione a tutti i livelli che governa la  raccolta differenziata, quindi ha descritto in breve l’attuale gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani (RSU) per poi soffermarsi principalmente sulla poca attenzione che l’amministrazione sta ponendo all’argomento.  È importante sottolineare, infatti, come i calcoli che hanno determinato la rimodulazione della tariffa TARSU in aumento del 30% sono stati eseguiti dalla gestione commissariale che come è noto  deve gestire solo l’ordinaria amministrazione, cercando di far quadrare i conti e senza preoccuparsi di fare precise  scelte politiche. Il politico invece deve fare delle scelte, sforzarsi di trovare soluzioni ad un determinato problema specie quando questo incide in modo sensibile e in negativo sul cittadino. È il caso dell’impopolare aumento dell’imposta in parola. A nostro avviso, continua Valentini, la  politica non può limitarsi a dare banali giustificazioni su questo aumento, scaricando le responsabilità sugli altri,  generando insicurezze nei cittadini, e in alcuni casi alimentando uno scontro sociale che imputava la colpa dell’aumento alla stabilizzazione dei lavoratori precari. Una semplificazione del problema che testimonia l’impotenza di un’amministrazione senza idee e senza progetti, capace solo di attribuirsi meriti non propri specie quando sull’argomento afferma che grazie alla lotta all’evasione   si è riusciti a contenere un aumento ancora più importante. Il recupero, infatti, come dimostrerà la relazione depositata, è il risultato della lotta all’elusione e l’evasione degli anni precedenti.

Calabrese, segretario dello scudo crociato,  afferma inoltre che uno dei motivi che spiega l’ atteggiamento critico del partito nei confronti di un’amministrazione silente e soprattutto inerte è il fatto che la ditta appaltatrice,  sta a nostro avviso, contravvenendo sistematicamente ad alcuni obblighi contrattuali che sono fondamentali per rendere la Raccolta differenziata più efficace ed efficiente e ci riferiamo in particolare all’art. 40 del capitolato d’appalto ossia l’obbligo per la ditta di provvedere alla comunicazione,  divulgazione e sensibilizzazione dei cittadini alla raccolta differenziata attraverso l’esposizione di striscioni, affissioni di manifesti, distribuzione di locandine, distribuzione di materiale informativo con supporto di pieghevoli per tipo di raccolta differenziata per ciascuna utenza, consegna di materiale illustrativo in occasione di fiere, pubblicizzare un  numero verde per l'utenza, eccetera.
Davanti a questa palese inadempienza da parte dell’appaltatore l’amministrazione tace; non solo, ma nessuna autonoma iniziativa da parte della stessa amministrazione è stata posta in essere per surrogare la Ditta, e sensibilizzare l’intera cittadinanza alla cultura della raccolta differenziata.
Un’altra importante segnalazione che ci  è pervenuta, riguarda il  problema del mescolamento dei rifiuti differenziati con quelli indifferenziati ad opera della ditta appaltatrice; tale pratica, se accertata,  contravviene ad una precisa norma descritta nel capitolato(art.28 comma 2 par. d). Miscelare indiscriminatamente gli RSU,  oltre a contravvenire ad un preciso obbligo contrattuale  disincentiva di fatto la Raccolta Differenziata in quanto i cittadini vedono, attraverso questa pratica, vanificare il loro impegno. Sollecitiamo dunque l’assessorato all’ambiente ad  intensificare i controlli anche in questa direzione.  
Un ulteriore elemento che avrebbe potuto incidere sul livello qualitativo del servizio di RD, non tenuto assolutamente in considerazione, è che le penali applicabili all’Appaltatore per il mancato rispetto degli obblighi contrattuali, risultano poco incisive e non svolgono la necessaria funzione di deterrenza.
Un altro aspetto del capitolato che ci lascia perplessi  è prevedere per il 2010 e 2011 un obbiettivo di raccolta differenziata rispettivamente del 20 e del 25 per cento. Obbiettivi che non sono assolutamente aderenti né alla legislazione  nazionale né a quella regionale, e  in questo caso l’ ulteriore beffa, è rilevare che nel caso di superamento di entrambi gli obiettivi minimi indicati è prevista un’indennità a favore dell'Appaltatore.
Altro aspetto fondamentale segnalato nella relazione e che potrà senz’altro incidere su una più equa ripartizione della TARSU è  continuare a combattere con tutti gli strumenti possibili l’elusione e l’evasione dell’imposta come è stato fatto negli ultimi 2 anni  che ha determinato di fatto un aumento delle superficie tassabili ( di circa il 2,7%) ed un maggior introito nelle casse comunali.
Nella relazione, inoltre si è dimostrato, attraverso calcoli stimati che già l’aumento della raccolta differenziata secondo quanto stabilito dal capitolato d’appalto, e quindi ci riferiamo a un risultato del 20 per cento nel 2010,  ridurrebbe i costi per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti di almeno il 10, 12 punti percentuali  rispetto a quelli preventivati, in quanto l’aumento della raccolta differenziata da un  lato  riduce i costi per il conferimento in discarica dei rifiuti indifferenziati e dall’altro aumenta i contributi che il consorzio che gestisce i rifiuti differenziati, CONAI, eroga ai Comuni.   Si è cercato di dimostrare, nella citata relazione, che  Incidendo dunque sull’aumento della raccolta differenziata  ci si può avvicinare a valori di costo del servizio di raccolta e smaltimento dei RSU che  permetterebbero anche un azzeramento del ricarico venutosi a determinare nell’anno 2010, e addirittura un guadagno nel caso più virtuoso del 50% che non è un obiettivo  impossibile da realizzare, visto  che comuni a noi vicini come Erchie e Oria, in pochissimo tempo, hanno raggiunto valori che hanno  superato la soglia del 50% partendo fra l’altro da dati vicini allo zero fino al febbraio 2009(www.rifiutiebonifica.puglia.it).  Valentini conclude: Riteniamo che se si lavorasse  con tutto l’impegno necessario  vi potrebbero essere margini per incidere anche sul bilancio in corso attraverso l’assestamento di fine anno che possa prevedere minori costi per il servizio citato e che dunque ponga le basi, se non per un rimborso parziale della Tarsu 2010 sicuramente per una rimodulazione in forte diminuzione dell’imposta per il 2011.
Tuttavia temiamo invece che sul problema si voglia mantenere un basso profilo, come se si voglia far metabolizzare ai cittadini l’impopolare aumento, rendendo in questo modo il prossimo anno più semplice - quasi indolore - imporre la stessa l’imposta. Non crediamo che sia questa invece la strada per elevare la cultura del rispetto e della legalità di una comunità. Bisogna investire invece sulla cultura del rispetto dell’ambiente e del risparmio; Durante le dichiarazioni programmatiche del 12 giugno sull’argomento ci si aspettava, i cittadini si aspettavano, che l’amministrazione proponesse qualche soluzione nel breve e medio periodo sulla materia, ma non vi è stato nient’altro che frasi diffamatorie nei confronti dell’amministrazione precedente  e buone intenzioni puntualmente disattese. Riteniamo quindi che sia arrivato finalmente il tempo per  passare dalle parole alle azioni concrete. È ferma intenzione della Democrazia Cristiana, nelle prossime settimane, tener informata  la cittadinanza sul problema attraverso ogni  strumento utile  a tale scopo. 

di seguito si riporta l'intera relazione:



posted by segreteria Dc @ 23:50  
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