Sito Ufficiale della Democrazia Cristiana Mesagne: settembre 2009
 
 
sabato 12 settembre 2009
La DC esce dalla maggioranza di centro-destra


Dopo una riunione urgente del direttivo tenuta il 10 Settemre 2009 la Democrazia Cristiana ha diramato il seguente comunicato:
In occasione del prossimo incontro di maggioranza che si terrà sabato 12 c.m. la DC, invitata a partecipare, è pronta a comunicare la propria decisione di disimpegno dalla maggioranza di centro-destra. La decisione è giunta a seguito di una meditata e lunga riflessione in seno al partito iniziata all’indomani della verifica di maggioranza. In quella circostanza la DC diramò un suo comunicato stampa nel quale esprimeva forti critiche sulle modalità con cui si era affrontata la crisi politica e ancor più su come questa si era conclusa.
Le maggiori perplessità che si rappresentarono riguardarono le giustificazioni addotte per effettuare questo famoso rimpasto. Si parlò di problemi di incompatibilità caratteriali, di mancanza di collegialità, insomma giustificazione fumose che poco avevano a che fare con la politica reale. Il sindaco aveva invece dichiarato sia in pubblico che in privato, che non poteva assolutamente lamentarsi su come i suoi assessori, nessuno escluso, stavano lavorando tanto e bene per mettere a frutto il programma di legislatura contratto con tutte le forze politiche di centro-destra. Alla luce di queste considerazioni ci aspettavamo dal Sindaco dei chiarimenti sia sulle reali ragioni che resero necessario questo ricambio governativo e che portarono, di fatto, alla sfiducia del nostro rappresentante in giunta e sia sul ruolo che il nostro partito doveva avere all’interno di questa maggioranza ritenendo, dal nostro punto di vista, ingiustificata la fuori uscita dal governo della città considerata la nostra sempre piena disponibilità a collaborare con l’amministrazione sin da quando abbiamo scelto di sostenere con forza la candidatura di Enzo Incalza, una scelta convinta che doveva andare nella direzione del cambiamento radicale, della discontinuità con il passato e fino al giorno in cui il Sindaco constatò l’impossibilità di continuare l’esperienza di governo viste le prese di posizioni dei consiglieri ribelli (grassi, andriola, marrazza). Poi, come tutti sappiamo, l’accordo in extremis con l’MPA fece il “miracolo”.
Ad oggi però, da parte del Sindaco, un lungo rumoroso silenzio che è stato rotto solo da un invito alla riunione di maggioranza a Villa Aurelia, recapitatoci, fra l’altro, in maniera molto rocambolesca. Noi riteniamo che avremmo meritato maggiore rispetto e considerazione sia in funzione del fondamentale apporto che il partito ha dato all’alleanza di centro-destra per la vittoria elettorale e sia perché, visti gli ultimi risultati elettorali, siamo la seconda forza di centro-destra di questa città.
In tempi non sospetti noi dichiarammo che se la DC avesse ritenuto insufficienti le ragioni di una sfiducia nei confronti del nostro rappresentante in giunta con coerenza e lealtà partigiana ci saremmo considerati fuori dalla maggioranza; dunque, tenuto conto anche degli ultimi eventi noi crediamo sia giunto quel momento; un passaggio politico che facciamo con molta serenità convinti che sia utile a tutti.
È stata una esperienza importante tanto più perché fatta all’interno del centro-destra che rimane per noi sempre il nostro punto di riferimento. Tuttavia, oggi, non ci riteniamo rappresentati da questo centro-destra! In questo prima fase di legislatura, abbiamo cercato di dare il nostro contributo, cercando di stimolare l’intera amministrazione nell’azione di governo. Per nostro conto, molti dei punti programmatici indicati dal Sindaco nelle dichiarazioni rese in C.C. , il 10 luglio 2009 e a cui tenevamo maggiormente, sono stati disattesi; solo per fare un esempio, quando il sindaco affermava: ” il Turismo non riesce a decollare come valore aggiunto all’economia locale; alla Cultura viene lasciato un ruolo del tutto marginale..” .ciò presupponeva uno sforzo finanziario che andasse nella direzione di un rilancio di quelle attività. Purtroppo però quei settori sono stati i più penalizzati nel bilancio preventivo 2009. Abbiamo una città che fa fatica a risolvere il problema dei rifiuti e quartieri che si sentono abbandonati e che lamentano un lento ma inesorabile degrado ambientale.
Non vogliamo buttare via tutto ciò che di buono è stato fatto, ma dobbiamo denunciare che in molte occasioni è mancato il coraggio di agire in modo più radicale. Noi in questo nuovo ruolo, all’interno dello scenario politico cittadino, sicuramente non avremo un atteggiamento preconcetto nei confronti dell’amministrazione in carica, ma saremo pronti a esprimere le nostre critiche e proporre soluzioni! Rimaniamo sempre pronti a dialogare con l’attuale amministrazione, specie per ciò che attiene alla realizzazione del programma contratto nelle elezioni amministrative del 2008, ma al di fuori della maggioranza ci sentiamo politicamente più liberi e vicini alla nostra gente che ci chiede maggiore impegno per una più convinta inversione di rotta. Su quello noi vogliamo puntare; l’obiettivo è cercare di costruire un progetto che possa coinvolgere non solo altre forze politiche ma tutti i settori della società civile desiderosi di dare un contributo importante per una vera rinascita economica e culturale della nostra città!
posted by segreteria Dc @ 08:39  
giovedì 3 settembre 2009
Incalza fa sentire la sua voce, finalmente!
Il Sindaco Vincenzo Incalza, nell'occhio del ciclone fin dal suo insediamento, prende carta e penna, e scrive: “Ormai non si guarda più alla bontà dei programmi ed alla loro realizzazione e ci si perde dietro alla disquisizione dei termini “manutenzione” invece che “ristrutturazione” degli edifici scolastici. Si contesta l’affidamento dell’incarico di rifacimento della villa comunale insistendo su compensi che nessuno si è mai sognato di elargire; si tende ad insinuare il tarlo del non legittimo, non lecito, inconcludente, senza entrare nel merito e nella realtà dei fatti”.
“Io vedo, sento ed opero. Mi devo solo fare coraggio e continuare perché continuando so bene quello che faccio”.
“Le voci che circolano in città sono molte e spesso sono senza alcun fondamento. Dicono che in comune non comando io, che sarei stupidamente telecomandato, che sono troppo buono e permissivo. Chiacchiere, parole. Io so quello che faccio e molti impiegati comunali se ne sono accorti. Fatevi un giro tra gli uffici e chiedete se il sindaco Incalza è uno stupido come si dice in giro o invece sa fare l’amministratore”.
"Iniziai questa esperienza dicendo che volevo cambiare il modo di fare politica. A me piacerebbe avere al mio fianco persone che si impegnano come me e collaborano per andare avanti e raggiungere l’obiettivo che dovrebbe essere di tutti, maggioranza e opposizione: il bene della città. Non è giusto che solo per posizione politiche definire l’avversario un inetto. Sono sempre stato pronto a modificare eventuale errori e sarei uno stupido se non raccogliessi i contributi positivi da qualunque parte essi provengono”. “Non sono un accentratore e mi fido di tutti i miei collaboratori che, però, mi devono delle risposte; a volte mi trovo nelle condizioni di doverli sollecitare. I problemi della città non li conosco solo io ma anche gli avversari politici perché sono stati per tanti anni al governo della città; li conoscono anche i cittadini che spesso li vogliono ignorare per dare priorità ai loro problemi”.
Il sindaco Incalza a questo punto dice basta ed invita i cittadini a verificare di persona quanto sta facendo per il bene della città. E, al posto delle sterili polemiche, ribadisce la preferenza per un confronto diretto, “peraltro richiesto ripetutamente in sede consiliare e realizzabile con modalità condivisibili che non siano solo ed esclusivamente di contrapposizione per principio o a mezzo stampa”.
Conclude: “Mesagne ha bisogno di un rilancio economico, politico, sociale e, forse, non sarò io l’autore di tutto questo, ma, statene certi, ci proverò con tutte le mie forze. Non è la poltrona ad interessarmi, anzi vi dirò che quella del mio studio è alquanto scomoda, però mi è stato affidato un mandato ed intendo portarlo a termine. Chi spera nelle mie dimissioni subito, prima che possa dimostrare la verità delle mie parole, si metta l’anima in pace e se davvero ritiene questa amministrazione inefficace agisca di conseguenza”.
posted by segreteria Dc @ 09:55  
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