Sito Ufficiale della Democrazia Cristiana Mesagne: ottobre 2009
 
 
venerdì 30 ottobre 2009
Comunicato del Commissario politico di Mesagne Alberto Destino

Ad integrazione del comunicato del commissario provinciale Il commissario politico Alberto Destino precisa che vi è stato un chiarimento con il commissario provinciale Rocco Colucci (solo malintesi e fraintendimenti) in merito a tutta la vicenda che vedeva la DC non invitata in quel consesso perché fuori dalla maggioranza, quindi non si voleva e non si poteva avanzare alcuna richiesta in quella sede; gli inviti erano stati infatti rivolti, dall’organizzatore dell’incontro vice sindaco Damiano de Punzio, solo alle forze politiche ancora in maggioranza e ai rispettivi consiglieri. Nel chiarimento con il commissario provinciale Alberto Destino ha spiegato le ragioni della linea politica della DC di Mesagne che dunque rimane quella ufficiale sin qui sostenuta che tuttavia non precludeva la possibilità di una successiva collaborazione con il centro-destra laddove vi fossero state alcune fondamentali condizioni politiche. Tale posizione doveva essere riportata nella stessa riunione del 28 ottobre dal coordinatore del PDL Antonio Bardaro in seguito all’incontro bilaterale tenuto la sera del 27 fra le due delegazioni. La nota che doveva essere letta e che esplicita l’unica posizione ufficiale del partito e qui di seguito riportata:
“La democrazia Cristiana in seguito all’incontro ufficiale tenuto lunedì sera nella sede del PDL fra le delegazioni dei due partiti, un incontro franco e proficuo che ha offerto la possibilità di analizzare la situazione politica mesagnese alla luce delle dimissioni del Sindaco Incalza, vuole offrire un suo contributo alla discussione di questa sera attraverso questa nota ufficiale; tale nota vuole sgombrare il campo da qualsiasi forzatura che potrà aver inquinato il nostro pensiero ufficiale sull’intera vicenda.
La posizione della DC è nota, le ragioni che hanno portato ad un nostro recente disimpegno sono di natura politica e programmatica, politica in quanto si volle rappresentare il disagio di un partito estromesso senza giusta causa dal governo della città e programmatica in merito a specifici punti del programma disattesi che il partito riteneva importanti per la città e su cui quindi sensibilizzava l’amministrazione all’azione; tuttavia si aggiunse nel comunicato che eravamo disponibili ad un dialogo-confronto ripartendo dal programma contratto nel 2008.
Non si può sottocere che la situazione, purtroppo, era in bilico sin dalla nascita di quest’amministrazione. In verità sarebbe bastato un maggior senso di responsabilità da parte di tutti, consiglieri di maggioranza e forze politiche; avremmo avuto bisogno di una quadra più coesa e consapevole che bisognava affrontare le difficoltà facendo quadrato, correggendo gli errori in corso d’opera e non sfilacciarsi come purtroppo è accaduto, tutto ciò è storia risaputa. Ora, a nostro avviso, bisogna guardare avanti con grande senso di responsabilità, e le forze politiche se ne devono far carico. Dal nostro punto di vista riteniamo solo due le strade percorribili, la prima comporta un azzeramento tout court dell’attuale scenario, un azzeramento di giunta, un azzeramento delle liti, dei rancori, dei dissapori, di qualsiasi pregiudizio nei confronti di partiti o attori politici che sono espressione degne di fette di elettorato.
Ognuno dovrà fare la sua parte dialogando con propositi costruttivi per il bene della città. Come si è pocanzi detto, le forze politiche devono prendere in mano il timone per meglio governare tale situazione.
A nostro avviso bisognerebbe ritrovare lo spirito costruttivo che ci ha unito nel 2008 e non soffermarsi su quello che al momento ci divide. Dunque un nuovo patto di coalizione che possa ricompattare l’intera squadra e indicare l’agenda delle priorità per l’intera legislatura. In questo scenario, se ci sarà richiesto saremo disponibili a dare il nostro contributo; se questo potrà avvenire avremo reso un grande servizio al paese, all’intera comunità.
L’altra strada, a nostro avviso inevitabile, è quella della rimessione del mandato in mano agli elettori constatata l’impossibilità di un accordo”.

Il commissario politico
Alberto Destino
posted by segreteria Dc @ 22:43  
giovedì 29 ottobre 2009
Nota del Commissario politico provinciale del 28 ottobre 2009
Nella serata di mercoledì 28 Ottobre u.s. Il Commissario Provinciale di Brindisi Rocco Colucci durante un incontro del partito tenutosi presso la locale sede, ha comunicato l’esito della riunione del centro-destra mesagnese svoltosi il 27 ottobre nella sede del PDL presenti i consiglieri di maggioranza e le forze politiche, in cui è intervenuto, in delegazione, insieme al già assessore Giovanni Guarini ed in cui avrebbe auspicato anche la presenza del commissario cittadino Alberto Destino. Considerato che dalla stessa riunione non è emersa la più remota possibilità di una mediazione per una ricomposizione dell’amministrazione comunale, considerava pertanto esaurito il commissariamento ad interim della locale sezione DC di Mesagne ripromettendosi di ripristinare, nei prossimi giorni, la situazione ex ante rinnovando al Sig. Alberto Destino la massima fiducia.

Il commissario politico provinciale
Rag. Rocco Colucci
posted by segreteria Dc @ 22:38  
mercoledì 28 ottobre 2009
COMMISSARIATA LA LOCALE SEZIONE DI MESAGNE
posted by segreteria Dc @ 10:11  
lunedì 26 ottobre 2009
Ipotesi ribaltone negazione della sovranità popolare


La ventilata ipotesi di un ribaltone, prospettata sugli organi di informazione locali in questi giorni ci costringe ad intervenire in questa fase di crisi politica cittadina allo scopo di dichiarare tutta la nostra contrarietà a questa ipotesi scellerata. in questa fase il nostro partito, non vuole entrare della bagarre della crisi politica, ci limitiamo ad osservarne gli sviluppi ed esser pronti, semmai, a commentare gli scenari che si potranno determinare all’indomani della stessa; nemmeno ci permettiamo di dare consigli a nessuno tanto meno al primo cittadino, ma riteniamo opportuno rappresentare la nostra posizione di sconcerto laddove si dovesse passare dai fantasiosi racconti giornalistici alla realtà. L’ipotesi del ribaltone così come è stata prospettata rappresenterebbe uno schiaffo alla democrazia al concetto più alto di essa cioè la sovranità popolare. L’unico strumento di cui Il cittadino dispone per poter esercitare il suo ruolo sovrano è quello del voto ed il ribaltone rappresenterebbe la negazione di tale diritto. Non si può tollerare che si possa avallare una scelta che non sia dettata dal mandato che gli elettori hanno affidato alle forze politiche. Se queste non riusciranno a mandare a termine il loro compito sarà il popolo che detiene, secondo l’art. 1 della nostra costituzione, la sovranità, ad indicare le forze che dovranno subentrare. Uno stato d’emergenza può essere tollerato se non per brevi periodi; un governo a termine che possa evitare il commissariamento e che porti il paese, con senso di responsabilità, verso nuove elezioni.
Una delle ipotesi più fantasiose ed imbarazzanti e la prospettata riesumazione di personaggi che sono stati bocciati in modo inequivocabile dai cittadini e che potrebbero rientrate in gioco grazie ad accordi di palazzo. A nostro avviso bisogna avere il senso della misura anche quando si parla di fanta-politica. Nulla di personale contro nessuno ma la riabilitazione politica deve passare solo attraverso il voto popolare. Appaiono, invece, più responsabili le dichiarazioni ufficiali del partito democratico, rilasciate dall’Avv. Molfetta, che ritiene possibile sono un ipotesi di collaborazione a termine fino a Marzo 2010.
La situazione mesagnese, purtroppo era in bilico sin dalla nascita di quest’amministrazione. In verità sarebbe bastato un maggior senso di responsabilità da parte dei consiglieri di maggioranza, avremmo avuto bisogno di una più squadra coesa e consapevole che bisognava affrontare le difficoltà facendo quadrato, correggendo gli errori in corso d’opera e non sfilacciarsi come purtroppo è accaduto. Anzi c’è chi ha usato il proprio bastone per chiedere maggiore visibilità, c’è chi pensando al proprio passato dietro ad una cattedra si poneva al di sopra degli altri impartendo nostalgicamente “lezioni”, chi, entrando dalla finestra, ha occupato lentamente ma inesorabilmente posizioni dominanti all’interno del palazzo ecc. un Primo Cittadino, dunque, che alla fine ha dovuto rassegnare le proprie dimissioni constatata l’incapacità di governare una tale situazione.
Noi, tuttavia, speriamo che il Sindaco ritrovi ancora la giusta rotta all’interno della coalizione di centro-destra, coinvolgendo tutte le forze che hanno reso possibile la sua elezione, richimandoli al loro senso di responsabilità davanti al paese che ha avuto fiducia in loro. Il miracolo si potrebbe compiere grazie al buonsenso di ognuno, fare un passo indietro per farne insieme dieci in avanti. Vi è bisogno di un nuovo patto di coalizione, che tenga conto del programma contratto nel 2008 in parte disatteso. I cittadini aspettano risposte in breve tempo, abbiamo lavoratori precari che rischiano il licenziamento, una città in sofferenza da un punto di vista ambientale, quartieri che si sentono abbandonati e che chiedono di essere maggiormente coinvolti nelle scelte che li riguardano, operatori commerciali che chiedono di essere più tutelati davanti all’inesorabile espansione dell’area commerciale della zona industriale. Tutti temi che devono essere affrontati con urgenza. Noi democratici cristiani che “ovviamente” crediamo nei miracoli aspettiamo fiduciosi gli eventi futuri.
posted by segreteria Dc @ 14:41  
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